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Londra migliore listino europeo

Londra migliore listino europeoAgosto 2016. Apriamo il mese con Londra protagonista. Per contrastare gli effetti negativi della Brexit, la Bank of England taglia i tassi (per la prima volta in sette anni) e riprende il programma di Quantitative easing, chiudendo l’ottava come migliore listino europeo.

Eccetto Piazza Affari, tutti i principali mercati europei sono stati autori di buone performance, anche le borse azionarie Usa sono tornate in prossimità dei massimi assoluti.


Per Milano invece, nonostante i buoni risultati degli stress test delle banche italiane, ha persistito l’ondata di vendite sull'intero comparto.

Questa settimana si è conclusa con l’ottimo dato sul lavoro negli Stati Uniti, con 255.000 nuovi posti di lavoro nel mese di luglio, ben 75000 occupati in più rispetto le attese.

Nel forex, il cambio euro dollaro che nella giornata di martedì aveva recuperato fino a 1,1233 è rapidamente rientrato rompendo 1,11 e tornando a 1,1050.

Nelle materie prime il petrolio è tornato sotto i 40 dollari al barile, l’oro è tornato vicino ai massimi del 2016 per poi piombare a 1350 sulla scia della forza della valuta statunitense.

Tra i metalli non ferrosi il rame non riesce a portarsi sopra i 5000 dollari per tonnellata, anzi chiude in area 4800. Lo stesso vale per il nickel, fallendo la rincorsa oltre i 10900 rientra sui 10550.
L’alluminio resta nel range 1600/1650. Mentre lo zinco registra un nuovo massimo annuale fermandosi a 2299 dollari.

Banche italiane sempre nel mirino
L’ondata di vendite ha affossato l’intero comparto dei bancari facendo segnalare un ribasso dell’indice Ftse Mib dell’1,31% a 16.626 punti, l’All Share perde l’1,24%.

Analizzando i titoli principali vediamo che Intesa cede il 3,55% anche se ha aumentato gli utili e confermando i dividendi.
Mediobanca perde l’1,76% pur registrando utili record nell’esercizio 2015/16. Nell’arretramento del 10,72% di Unicredit, malgrado l’aumento degli utili, si punta il dito sull’aumento di capitale.
Chi invece perde a causa delle sofferenze sono: il Banco Popolare (-11,99%) e Ubi (-13,34%). Mentre Mps (-17,29%) si trova costretta ad effettuare un nuovo aumento di capitale.
Segno più per Poste italiane (+3,61%) dopo i conti del semestre. Il titolo Ferrari guadagna il 4,97%. Fca (+5,64%). Dopo la conclusione dell’Opa torna a salire il titolo Rcs (+6,62%).
Nel lusso si mette in evidenza Yook che registra un ottimo +9,42%.

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